Parole e idee per costruire un racconto Fotografico

Parole e idee per costruire un racconto Fotografico

Gli 8 incontri settimanali si terranno a Genova dalle ore 18 alle ore 20.

Piera Cavalieri e Frank Morris, anche in questa edizione presenteranno autori contemporanei, ne analizzeranno stile e linguaggio fotografico con lo scopo di stimolare i partecipanti a realizzare un portfolio coerente, condividendo con il gruppo l’analisi critica delle loro opere. La visione e selezione finale delle immagini prodotte, la loro selezione e lo sviluppo pratico del Portfolio concluderà gli incontri.

Per ulteriori informazioni cavalieri.click@gmail.com oppure chiamare il 366 970 8659.

Polaroid SLR680 – Cambio Pelle Skin Cover Replacement

La SLR680 è stato il modello di punta prodotto da Polaroid nel lontano 1982, dopo la famosa SX-70. Si tratta di una reflex autofocus (sonar), che impiega pellicola di tipo 600. Dopo anni di utilizzo, è inevitabile che la copertura si deteriori e necessiti di essere sostituita. Così è successo al mio esemplare: ho deciso quindi di effettuare il restauro e rimetterla completamente a nuovo.

Asportazione del vecchio rivestimento

La fase più noiosa e delicata consiste nell’eliminare il rivestimento originario. Questa operazione, lunga e delicata, va effettuata con calma e senza fretta. Il rivestimento, con il passare degli anni, si opacizza e tende a sbriciolarsi, come si vede dalle immagini, dove è già stato parzialmente eliminato.

Per la rimozione ho utilizzato una spatola in metallo e un cutter. Prestare la massima attenzione a non danneggiare la fotocamera nelle sue parti più delicate come ad esempio il soffietto.

Protezione delle parti aperte con nastro di carta

Al fine di evitare che polvere e residui del rivestimento penetrino all’interno della fotocamera, ho utilizzato nastro di carta (da carrozzieri) per proteggere gli spazi aperti.

Al termine della rimozione rimarranno sicuramente residui di colla e di rivestimento. Per eliminarli non impiegare solventi o prodotti simili, ma soltanto uno straccio e dell’alcool. Altri prodotti potrebbero intaccare la plastica e rovinare irrimediabilmente la Polaroid.

Fondo con attacco cavalletto della Polaroid SLR680

Dopo tanta pazienza e olio di gomito, il risutato finale deve essere questo. La vostra SLR680 nuda e perfettamente pulita.

La SLR680 pronta per il nuovo rivestimento in vera pelle
La SLR680 perfettamente ripulita e pronta per la nuova skin

Giunti a questa fase possiamo iniziare a rivestire la nostra preziosa Polaroid. Dopo alcune ricerche sul web e verifiche con colleghi, ho optato per acquistare un rivestimento nero in vera pelle.

Rivestimento in vera pelle nera autoadesivo

Ho acquistato direttamente dal produttore giapponese aki-asahi
Il costo, comprensivo di spedizione, per un rivestimento in vera pelle tagliata con il laser, è di 25 dollari. Se volete spendere meno, ma lo sconsiglio, ci sono i rivestimenti in finta pelle, praticamente plastica a buon prezzo. Trascorsi circa 10 giorni, è arrivata la busta contenente il rivestimento del colore da me prescelto (nero). Non è necessario utilizzare colla, è sufficiente staccare la parte interessata e riposizionarla con precisione nella SLR680. Le parti sono perfettamente rifinire e tagliate esattamente a misura.

Posizionamento delle parti adesive in vera pelle

Il restauro si conclude premendo adeguatamente il rivestimento al fine di farlo aderire correttamente al corpo macchina. A questo punto abbiamo terminato il nostro lavoro e la nostra SLR680 sembrerà uscita dalla fabbrica.

SLR680 come nuova

Per ulteriori informazioni potete contattarmi direttamente oppure iscrivervi alla newsletter per rimanere sempre aggiornati!

Eventi Polo della Fotografia

Vi segnalo questi eventi/mostre organizzati dal prof. Giancarlo Pinto al Polo della Fotografia.

Concorso FotograficoLa caviglia scoperta”  

La premiazione, grazie al Comune di Carcare, avverrà presso Villa Maura il 19 dicembre alle ore 17. La mostra proseguirà fino al 12 gennaio 2020.

Primo premio soggiorno in Agriturismo.

Mostra “Acqua. Omaggio a Leonardo“.

Nel cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci, le Associazioni Culturali  “QuiArte” e “ Renzo Aiolfi”, in collaborazione con la Galleria d’Arte del Cavallo, organizzano una mostra di Arte Contemporanea, su invito personale, dal titolo: “ACQUA . Omaggio a Leonardo.”

La mostra avrà luogo presso la Galleria d’Arte del Cavallo. Inaugurazione il  29 Novembre ore 17.00 e mostra visitabile fino al 6 gennaio 2020. Gli artisti invitati possono partecipare con una opera a scelta tra: pittura, scultura, scultura ceramica e fotografia, con tecnica libera. Si prega di fare particolare attenzione all’aderenza al tema proposto, per una adeguata interpretazione.

Proposta Mostra al progetto ARTOUR-O il MUST a Malta  XV anno XXIX

ARTOUR-O il MUST – il MUSeo Temporaneo  è un progetto di Ellequadro Documenti Associazione Culturale. Ha come scopo una comunicazione diversa, incisiva, gratificante e a più livelli di quella tradizionale, ed è concepito per Istituzioni e Privati.   edizione  13 – 18 novembre 2019  È un palcoscenico che accoglie in un unico luogo, partecipanti Italiani e Stranieri, il cui messaggio  resta attivo durante tutto l’anno. Quattro giorni di arte, cultura, incontri e pubbliche relazioni. I nostri interlocutori che sono i veri protagonisti degli eventi, dalle mostre agli incontri ai focus in Italia e all’estero sono: comuni, università, imprese,  fondazioni associazioni consorzi società istituzioni. Ventinove edizione nel mondo, di cui quindici a Firenze.|

Proposta Mostra sul tema: il ballo del Tango (da definire)

Per ulteriori informazioni e inviare foto interessanti:

Prof. Giancarlo Pinto, PhD
Direttore Artistico
POLO della Fotografia
giancarlopinto51@gmail.com

A casa di Piero Gemelli

Venerdì 25 ottobre, a Milano, in occasione di uno degli appuntamenti organizzati dal GRIN per Archivi Aperti, sono stato ospite dello studio del fotografo Piero Gemelli. Architetto, artista, scultore, fotografo. Difficile definire univocamente il suo lavoro, essendo una continua commistione tra vari àmbiti artistici, strettamente uniti tra di loro da un sottile filo invisibile chiamato creatività.

Piero Gemelli Fotografie 1983-1993

Una fotografia di Still Life nasce, ad esempio, da una scultura ideata, disegnata e progettata da Gemelli “sull’oggetto” da rappresentare. L’immagine diviene pertanto l’atto finale di un processo creativo molto più ampio e strutturato, rispetto ad un semplice scatto fotografico. Piero non si è risparmiato e, seduti su un comodo divano, ci ha incantato con aneddoti, racconti e storie sul mondo della moda e dell’editoria, ambiente che è radicalmente cambiato dagli anni 2000 in avanti. Condividendo con noi il contenuto delle sue scatole stracolme di fotografie, tra una Cucinotta, la Bellucci o Carla Bruni, abbiamo potuto ammirare immagini storiche, estremamente pulite e rigorose, considerando che all’epoca, siamo tra gli anni ’80 e ’90, non esisteva il fotoritocco massivo disponibile attualmente, e l’immagine doveva essere necessariamente progettata, costruita e finalizzata esclusivamente sul set di ripresa.

Piero Gemelli e Frank Morris – Polaroid 8×10

I test luci e composizione venivano pertanto effettuati in Polaroid grande formato (4×5 e 8×10 pollici). Avere tra le mani queste semplici foto-test di allora, che oggi hanno inequivocabilmente una valenza propria, come oggetto univoco di immagine autonoma, sentire ancora l’odore, dopo tanti anni, degli sviluppi Polaroid, essendo io profondamente coinvolto nella fotografia istantanea (attuale, con finalità completamente diverse da allora), posso affermare che è stata un’emozione unica e irripetibile.

Salotto di Piero Gemelli – Milano

Il tutto in uno spazio che sarebbe decisamente riduttivo definire semplicemente uno studio fotografico. Una splendida casa-museo, costruita e modellata magistralmente da un architetto, nonchè fotografo e artista.

Luogo che rappresenta, come è giusto che sia, la personalità di un uomo colto, raffinato, dove ogni oggetto, fotografia o libro fanno parte indissolubilmente del suo lavoro di fotografo ma anche e soprattutto della sua vita privata e che, con mio grande piacere e riconoscenza, ho avuto l’opportunità di apprezzare. Grazie Piero.